Santa Maria Gualtieri, piazza della Vittoria Pavia
5 aprile – settembre 2025
La mostra presenta un crescendo di avvenimenti a partire dal 1522, con il suo apice nel 1525 e l’epilogo del sacco di Pavia del 1527.
PERCORSO MOSTRA
La mostra presenta un crescendo di avvenimenti a partire dal 1522, con il suo apice nel 1525 e l’epilogo del sacco di Pavia del 1527.
Si racconta, attraverso le testimonianze dirette della gente comune la vita quotidiana dei Pavesi. Si espone un piccolo saggio delle tipologie documentarie conservate nel fondo dell’Archivio storico del Comune di Pavia, composto da lettere, gride, proclami di Antonio De Leyva, di Francesco II Sforza, dei Deputati della Provvisione in merito a questioni di ogni genere: il pagamento delle tasse civili e militari, l’esportazione e l’importazione di vettovaglie e mercanzie, la pubblica sicurezza. Altre gride e proclami provengono dal magistrato di sanità e dai deputati di sanità di Pavia per la prevenzione e la circoscrizione di epidemie, sospendendo ogni tipo di scambio con le regioni infette e proibendo l’ingresso in città a persone e animali sospettati di contagio.
La maggior parte dei documenti riguarda la gestione degli alloggiamenti militari. Infatti, sin dal Quattrocento Pavia ospita un’importante guarnigione nel Castello Visconteo. L’organo supremo dell’amministrazione cittadina, l’ufficio di Provvisione, ha l’onere di provvedere al mantenimento dei soldati e degli ufficiali e, in periodo di guerra, si occupa degli aspetti logistici. Dopo l’arrivo di eserciti occupanti più complessi, come quello francese prima e spagnolo poi, Pavia si trova a dovere alloggiare e mantenere un presidio così numeroso che il Castello non basta più ad ospitarlo. All’interno dell’ufficio di Provvisione viene allora creato un organismo specifico per gli affari militari detto Ufficio degli alloggiamenti. Un suo deputato deve individuare gli alloggi da affittare presso privati o conventi, curarne la manutenzione e l’assegnazione ai militari.
Saranno inoltre esposti pergamene e sigilli di Carlo V, recentemente restaurati.
INGRESSO LIBERO
Per info: archiviostorico@comune.pv.it
Tel. 0382.399812